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Soda caustica: quanto ed a cosa serve

La soda caustica: cos’è e dove si usa La soda caustica è il nome commerciale dell’idrossido di sodio. Si tratta […]

La soda caustica: cos’è e dove si usa

La soda caustica è il nome commerciale dell’idrossido di sodio. Si tratta di una base forte, quindi di una sostanza dal pH molto alto: il valore del suo pH è 14, quindi è in assoluto una delle sostanze più basiche (il pH è al massimo 15!). A temperatura ambiente si presenta come un solido ed è formata da granuli bianchi. È molto igroscopica, quindi tende ad assorbire l’umidità dell’aria ed è molto solubile in acqua. Sciogliendosi in acqua dà origine ad una reazione fortemente esotermica, sviluppando quindi un calore molto intenso. Va maneggiata sempre con le adeguate protezioni e bisogna evitare il contatto con la pelle e gli occhi. Le sue caratteristiche chimiche rendono la soda caustica una sostanza dai vari impieghi in diversi settori. Ecco gli utilizzi principali della soda

Detersivo per lavastoviglie

La soda caustica viene largamente usata per la fabbricazione del detersivo in polvere delle lavastoviglie. Le sue caratteristiche chimiche la rendono molto adatta a sciogliere lo sporco alle alte temperature che si sviluppano all’interno della lavastoviglie. Ha inoltre il vantaggio di non formare schiuma durante le varie fasi di lavaggio, in modo da non andare a ridurre l’efficacia dei getti d’acqua della lavastoviglie. Ha un potere pulente molto forte e riesce a sciogliere e rimuovere lo sporco senza strofinare, lasciandolo disciolto in acqua.

La soda caustica per sgorgare le tubature

La soda genera, insieme all’acqua, un forte calore ed è altamente corrosiva. È in genere usata come base per i prodotti per sturare le tubature. In chimica si sente spesso dire che “non si deve dar da bere agli acidi”, ma ciò è vero anche per le basi forti come la soda. Infatti, per lavorare in sicurezza, è bene avere una grande quantità d’acqua alla quale aggiungere un poco alla volta la soda. Nel caso un cui ci sia invece una tubatura ingorgata da liberare, si va proprio a sfruttare la reazione fortissima della soda e le si dà da bere. Si versa il composto nello scarico e poi si aggiunge molta acqua caldissima, avendo cura di riparare occhi e pelle perché facilmente ci saranno spruzzi molto corrosivi di soda.

La soda caustica per fare il sapone

Qui si va invece a lavorare in sicurezza: per la saponificazione si aggiunge piano la soda all’acqua, in modo da ottenere la base, poi si aggiunge il composto al grasso (ad esempio olio), in modo da avviare la saponificazione.

Usi nell’industria e nella chimica

Data la sua elevata reattività con altre sostanze e composti di uso comune, è molto usata come reagente in diversi settori. Principalmente la si usa per sintetizzare coloranti, detergenti e saponi. È molto usata anche per produrre diverse soluzioni di uso casalingo quotidiano, come la candeggina o l’acqua demineralizzata, e viene impiegata per la lavorazione della carta e nel trattamento delle fibre di cotone. È usata anche nell’industria alimentare: la sua sigla è E 524 e viene usata sia per la preparazione di diversi panificati dell’Europa del Nord sia per abbassare l’eccessiva acidità dell’olio di oliva.