Conviene noleggiare un’auto elettrica? Pro e contro
L’idea di passare a un’auto a batteria elettrica seduce sempre più guidatori, ma l’esborso iniziale e l’evoluzione rapidissima della tecnologia […]
L’idea di passare a un’auto a batteria elettrica seduce sempre più guidatori, ma l’esborso iniziale e l’evoluzione rapidissima della tecnologia frenano molti entusiasmi.
Ecco perché, prima di firmare un contratto o staccare l’assegno, vale la pena chiedersi se noleggiare un’auto elettrica possa essere davvero una strada adatta alle proprie esigenze.
Costi iniziali e canone a prova di sorprese
A incidere inizialmente è il prezzo di listino: per un’auto elettrica il cartellino resta ancora oggi molto alto. Con il noleggio a lungo termine di auto elettriche invece l’esborso si diluisce in un canone fisso che può partire da qualche centinaio di euro al mese per le city-car e aumentare progressivamente fino ai SUV di fascia alta o alle auto di lusso, senza anticipo obbligatorio.
In questa rata sono già compresi immatricolazione, generalmente tassa di proprietà, RC auto ed eventuali polizze aggiuntive, soccorso stradale e manutenzione completa: una protezione importante, perché l’eventuale sostituzione di un pacco batterie fuori garanzia può superare i 6-7 mila euro, a seconda del modello e dalla capacità della batteria.
Risparmio d’uso, incentivi e leve fiscali
Se si guarda al portafoglio nel quotidiano, l’elettrico resta un’opzione molto interessante: ricaricare a casa con tariffa notturna può costare tra 2 e 3 € ogni 100 km, un costo molto conveniente.
A questo si aggiungono interventi di officina che nel noleggio non pesano nemmeno sul bilancio perché sono già inclusi.
Professionisti e imprese, inoltre, possono detrarre l’IVA (dal 40% per uso promiscuo al 100% per uso esclusivamente professionale) e dedurre i canoni secondo le stesse percentuali previste per i veicoli termici, con possibili extra-bonus regionali dedicati alla mobilità a zero emissioni.
Se disponibili, infine, gli incentivi statali all’acquisto riducono il prezzo di listino, ma non mettono al riparo da svalutazione, manutenzione futura e incertezza sul valore residuo.



Autonomia, rete di ricarica e ansia da presa
Il noleggio non risolve magicamente i limiti strutturali: un’elettrica compatta resta intorno ai 350 km reali, autonomia che scende con il freddo o lo stile di guida autostradale.
In città, dove le colonnine sono più fitte e spesso gratuite nei parcheggi pubblici, il problema pesa poco, ma nelle tratte extraurbane la pianificazione resta d’obbligo. Chi percorre 40-50 mila chilometri all’anno deve calcolare soste frequenti oppure orientarsi su modelli con batterie da 70 kWh in su, con canoni naturalmente più alti.
Cambiare auto (e batteria) ogni tre anni conviene?
L’evoluzione tecnologica è una lama a doppio taglio: i nuovi modelli guadagnano autonomia e tempi di ricarica più rapidi quasi a ogni semestre. Un contratto di noleggio di 36 o 48 mesi, quindi permette di restare al passo con i nuovi progressi del settore senza preoccuparsi della rivendita.
Scegliere il noleggio significa quindi delegare alla società proprietaria l’onere di assorbire l’obsolescenza e il costo di una batteria che è destinata a perdere negli anni un bel po’ di capacità.
Insomma, il noleggio sembra proprio essere l’opzione più sensata per chi vuole entrare nell’elettrico con budget certo, flessibilità di rinnovo e nessun timore per manutenzioni o svalutazione futura.
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